Ubuntu Package Popularity Contest

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Per fare un buon sistema operativo o programma oltre alle scelte progettuali degli sviluppatori occorre anche conoscere le abitudini degli utenti che usufruiscono del software. A questo scopo possono essere effettuati dei questionari come quello di Mozilla Foundation riguardo il loro programma Firefox. Oppure "ingannare" l'utente nascondendo la funzionalità come fa Windows Media Player omettendo il tutto sotto la voce «Configurazione raccomandata» durante il suo insediamento nel sistema. Ubuntu come tutte le Debian-based ha deciso ormai da un po' di tempo di attivare un sistema simile per conoscere le preferenze e le abitudini degli utenti dei suddetti sistemi operativi. L'opzione è normalmente disattivata presente sia durante l'installazione che in «Sorgenti software». Questo sistema, chiamato Package Popolarity Contest tiene conto di due fattori:

  • quante volte viene installato il pacchetto
  • l'uso del pacchetto installato

Questi parametri danno un quadro abbastanza completo in quanto chi installa un pacchetto non è detto che necessariamente lo utilizzi pure.

Per controllare la frequenza di utilizzo non viene richiamato alcun software all'avvio del programma, ne un demone controlla i processi avviati nel proprio sistema. Settimanalmente, richiamato da cron, populatity-contest controlla gli attributi atime e ctime del file system che rispettivamente descrivono il tempo dell'ultimo accesso e il tempo di creazione del file. L'output del comando populatity-contest viene poi inviato all'indirizzo popcon.ubuntu.com per aggregare tutti i report nella totale privacy dell'utente. Il codice è pubblico ed accessibile, quindi abbiamo la garanzia che non verranno inviati dati sensibili.

Proprio dal sito sopra citato è possibile scaricare i report dei dati aggregati ordinati in vari modi. Il problema è la forma con cui vengono distribuiti, in pratica è possibile scaricare un file di testo di 10MB oppure il solito file compresso che occupa 1,6MB. L'unico modo per avere una lista con un minimo di operazioni fattibili su di essa è quella di analizzare il tutto con una bella regex, peccato che sono parecchio ignorante sulla questione!

Linux e Dintorni ha fatto un ottimo articolo dove analizza le differenze da Debian a Ubuntu mettendo in evidenza l'apertura mentale degli utenti Debian rispetto a quella della distribuzione di Canonical. Nel dettaglio si evince che mentre gli ubuntisti usano per l'85% il desktop environment Gnome, gli utenti debianisti si fermano al 50%.

Un'altra ricerca che ho fatto io personalmente è quella di controllare l'uso del pacchetto relativo al mio programma, Ircp Tray. Ben 723 persone hanno scaricato ed installato il pacchetto, mentre 47 lo usano attivamente. Per me è già un gran risultato, anche se gradirei un po' di feedback dagli utilizzatori, anche di solito se incontriamo un bug o sentiamo il bisogno di una funzionalità assente ci limitiamo a chiudere il programma o a convivere con la mancanza. Nel mondo open source i bug esistono per essere inviati dagli utenti e costituiscono un contatto diretto (o quasi vedi mantainer) con lo sviluppatore che, se possibile, provvederà a correggere l'errore e il team di Ubuntu si preoccuperà di rilasciare l'aggiornamento.

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